Durata dei processi: la relazione sulla base degli indicatori del PNRR
17 Ottobre 2022
Il monitoraggio sui temi della giustizia in Italia, condotto sulla base degli indicatori PNRR nel primo semestre 2022 e che sarà condiviso con la Commissione europea, registra valori in miglioramento.
Rispetto al 2019, si riduce la durata dei processi (misurata con il disposition time, l'indicatore dato dal rapporto tra pendenze e procedimenti definiti) sia nel civile che nel penale; cala significativamente l'arretrato civile in Appello; diminuisce, sia pur in misura più contenuta, anche l'arretrato nei Tribunali.
La prospettiva e l'auspicio è che la tendenza possa consolidarsi nei prossimi semestri in cui gli uffici giudiziari potranno contare sulla piena operatività degli addetti dell'Ufficio per il processo, entrati in servizio a partire da fine febbraio.
Per ora, la relazione, aggiornata al 30 giugno 2022, riporta questi dati:
Sono i dati che emergono dalla Relazione semestrale elaborata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa – Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione, nell'ambito del monitoraggio continuo previsto dal PNRR. I dati annuali saranno pubblicati ad aprile 2023.
Gli impegni concordati con la Commissione europea prevedono una riduzione della durata dei processi del 40% nel civile e del 25% nel penale, rispetto ai valori di partenza del 2019 entro giugno 2026. Inoltre, tra gli obiettivi da conseguire è previsto l'abbattimento del 90% dell'arretrato. Per seguire l'andamento di tali impegni il Governo italiano, nell'ottica del continous monitoring, dovrà rendere disponibili ogni anno ad ottobre i dati relativi al primo semestre dell'anno e ad aprile dell'anno successivo quelli consolidati annuali, attraverso l'Unità di Missione per l'attuazione del PNRR del Ministero della Giustizia.
*Fonte: Ministero della Giustizia
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