L'OCF interviene sulla formazione degli elenchi dei professionisti delegati alle vendite
10 Marzo 2023
Tra le numerose modifiche apportate dal d.lgs. n. 149/2022 di riforma del processo civile alle norme concernenti le procedure esecutive, vi è la novella dell'art. 179-ter, disp. att. c.p.c., contenente nuovi criteri di formazione e tenuta dell'elenco dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita (leggi qui il focus sul tema).
L'entrata in vigore della disposizione era originariamente fissata per il 30 giugno 2023. Con le modifiche apportate dalla legge di bilancio, l'entrata in vigore è stata tuttavia anticipata al 28 febbraio 2023, con termine per presentare la domanda di iscrizione agli elenchi fissato al 31 marzo 2023.
L'OCF sottolinea che «questa anticipazione comporta che la gran parte degli attuali delegati alle vendite si vedrà sostanzialmente preclusa l'attività, in ragione di una situazione a dir poco paradossale: ed infatti i nuovi criteri per la nomina sono tre e devono essere posseduti alternativamente tra loro. Nello specifico occorre: 1) aver svolto almeno dieci incarichi nel quinquennio precedente 2) possedere il titolo di avvocato specialista in diritto dell'esecuzione forzata 3) aver frequentato un corso specifico in tema di procedure esecutive».
La grande criticità è rappresentata dal fatto che «: quanto al punto 2) non è ancora stato istituito un corso per conseguire il titolo di avvocato specialista in diritto dell'esecuzione forzata; quanto al punto 3) i corsi specifici in tema di procedure esecutive devono rispettare delle linee guida stabilite dalla Scuola Superiore della Magistratura che tuttavia, ad oggi, non le ha emanate».
In sintesi «potrà presentare domanda per essere inserito nei nuovi elenchi soltanto il professionista che avrà ottenuto almeno dieci deleghe alle vendite giudiziarie nel quinquennio precedente (quindi, dato che le domande dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2023, si parla di dieci incarichi conseguiti tra il 31 marzo 2018 ed il 31 marzo 2023). Ciò comporta ovvie ricadute negative sui giovani professionisti che si vedrebbero sostanzialmente precluso l'accesso agli elenchi».
Va da sé che, allo stato attuale, «un ingente numero di delegati alle vendite giudiziarie verrà escluso dai nuovi elenchi a vantaggio dei pochi(ssimi) che hanno già ricevuto almeno dieci incarichi o di chi attesterà di aver frequentato corsi specifici che, tuttavia, stante l'assenza delle linee guida della Scuola Superiore della Magistratura, non possono per certo rispettare il criterio stabilito dall'art 179-ter disp. att. c.p.c.»
Per le ragioni evidenziate, OCF quindi chiede con fermezza una moratoria per la formazione degli elenchi, fintantoché le nuove disposizioni non consentiranno ai delegati di essere nelle condizioni di scegliere in base a quale requisito essere iscritti nei detti elenchi.
Tratto da: www.dirittoegiustizia.it |