L'assemblea condominiale può decidere il divieto di parcheggio nel cortile

Redazione scientifica
20 Marzo 2023

Inutile per una condomina impugnare la relativa delibera assembleare e la sanzione subita per la violazione del divieto di parcheggio. La decisione del Condominio non può infatti essere considerata lesiva del diritto all'uso della cosa comune.

Una condomina impugnava le delibere condominiali con cui era stato disposto il divieto di parcheggio nel cortile condominiale ed erano state applicate sanzioni nei suoi confronti per violazione del divieto. Le domande venivano dichiarate inammissibili dai giudici di merito, seguiva dunque il ricorso di legittimità. Secondo la ricorrente, la decisione dell'assemblea condominiale di vietare il parcheggio nel cortile sarebbe immotivata e violerebbe il diritto di godimento della cosa comune.

La censura risulta però priva di fondamento. Secondo la giurisprudenza di legittimità infatti, «le determinazioni dell'assemblea condominiale relative alla limitazione paritaria dell'uso del cortile come parcheggio, come quelle che viceversa assegnano posti auto ai singoli condomini, non alterano la destinazione della cosa comune, ma si limitano a renderne più ordinato e razionale l'uso paritario secondo le rispettive circostanze, cosicché tali delibere non richiedono maggioranze qualificate». Tornando alla vicenda in esame, sottolinea il Collegio che «il divieto di parcheggio era diretto a garantire che tutti i condomini potessero usare il cortile, limitando la sosta a mezz'ora per carico e scarico, evitando così che il parcheggio permanente di un condomino impedisse o limitasse l'uso da parte degli altri, in considerazione delle limitate dimensioni del cortile».

Rigettando anche le ulteriori censure sollevate, la Corte condanna la ricorrente al rimborso delle spese del giudizio di legittimità.

Fonte: dirittoegiustizia.it

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