L'amministratore condominiale può resistere in giudizio senza autorizzazione dell'assemblea?

La Redazione
16 Novembre 2023

Nel caso in esame, il condominio era stato convenuto in giudizio da uno dei condomini che aveva chiesto la relativa condanna al risarcimento dei danni derivanti da parti comuni dell’edificio. 

Nelle azioni giudiziarie che vedono coinvolto il condominio, la legittimazione passiva dell’amministratore va distinta a seconda che la citazione abbia un contenuto che non esorbita le funzioni dell’amministratore (e allora lo stesso può validamente costituirsi in giudizio conferendo la procura al difensore, senza necessità di autorizzazione preventiva o ratifica successiva da parte dell’assemblea) oppure se la questione esorbita le attribuzioni proprie dell’amministratore (e allora questi ne deve dare sollecita comunicazione all’assemblea e potrà costituirsi in giudizio senza attendere la preventiva autorizzazione per assicurare la tempestiva difesa, ma deve ottenere la successiva ratifica del suo operato da parte dell’assemblea), in quanto al di fuori delle specifiche attribuzioni dell’assemblea, il potere di rappresentanza in giudizio dell'amministratore è subordinato all’autorizzazione a resistere (preventiva o successiva tramite ratifica) da parte dell'organo deliberativo.

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