Appalti endoaziendali: controllo del committente e divieto di intermediazione

Teresa Zappia
29 Novembre 2023

Non può escludersi a priori il controllo da parte del committente del servizio oggetto di appalto.

In caso di appalto c.d. endoaziendale al committente è precluso qualsiasi controllo, anche se con modalità determinate, del servizio appaltato?

Il divieto di intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro in riferimento agli appalti c.d. endoaziendali, ossia quegli appalti caratterizzati dall'affidamento ad un appaltatore esterno di attività strettamente attinenti al complessivo ciclo produttivo del committente, opera tutte le volte in cui l'appaltatore metta a disposizione del committente una prestazione lavorativa, rimanendo in capo al primo, in quanto datore, l'assolvimento dei soli compiti di gestione amministrativa del rapporto di lavoro (es. retribuzione, pianificazione delle ferie), ma senza che da parte sua ci sia una reale organizzazione della prestazione lavorativa, finalizzata ad un risultato produttivo autonomo, né una assunzione di rischio economico ed effettivo assoggettamento dei propri dipendenti al potere direttivo e di controllo.

La giurisprudenza di legittimità ha, però, ritenuto necessario distinguere l'ipotesi in cui i rapporti di lavoro dei dipendenti dell'appaltatore siano gestiti direttamente dal committente da quella in cui quest'ultimo eserciti solo i poteri di controllo sull'esecuzione del servizio appaltato. In tale ultimo caso, infatti, non potrebbe operare il divieto summenzionato, non potendo essere preclusa al committente una verifica, secondo modalità predeterminate, dell'esecuzione del servizio reso mediante l'appalto.

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