Soddisfazione del Cndcec per la proposta di riforma della responsabilità dei sindaci
14 Marzo 2024
Limitare la responsabilità dei componenti del collegio sindacale derivante ex se dalla posizione di controllo e prevedere che essi debbano essere sanzionati solo per ciò che abbiano effettivamente compiuto od omesso, sulla base di elementi e fatti conosciuti in quello specifico momento e non secondo troppo facili ricostruzioni ex post, provando la sussistenza e la presenza di dolo specifico, con una correlazione diretta della quantificazione del danno in sede civilistica. È questo, in sintesi, il nucleo della proposta di legge 1276, presentata alla Camera dalla maggioranza e volta a modificare l'art. 2407 c.c. in tema di responsabilità dei sindaci (si veda, sul punto, la precedente news in questo portale). La riscrittura della norma codicistica prevede che, al di fuori delle ipotesi in cui hanno agito con dolo, i sindaci sono responsabili per i danni cagionati alla società che ha conferito l'incarico, ai suoi soci, ai creditori e ai terzi nei limiti di un multiplo del compenso annuo percepito, secondo una serie di scaglioni predeterminati. La proposta è in fase di esame presso la II Commissione Giustizia e sono in corso le audizioni: con comunicato stampa del 12 marzo scorso, il Cndcec, per voce del Presidente de Nuccio, esprime soddisfazione, sottolineando “l'importanza di fissare criteri puntuali per determinare le responsabilità ascrivibili ai sindaci al di fuori delle ipotesi di comportamenti dolosi e limitare il risarcimento dei danni nei casi in cui i sindaci stessi non si siano attivati per impedire i fatti o le omissioni degli amministratori”. |