Doppio licenziamento: se la sentenza sul primo licenziamento non è passata in giudicato, il datore ha interesse a impugnare la decisione sul secondo licenziamento?
14 Marzo 2024
In seguito all'intimazione di due licenziamenti, fondati su diverse ragioni, il lavoratore ha impugnato entrambi. Il primo licenziamento è stato annullato con sentenza non ancora passata in giudicato. Il datore ha interesse ad impugnare la decisione relativa al secondo licenziamento? La questione implica il richiamo del principio affermato in materia dalla giurisprudenza di legittimità in base al quale qualora il datore abbia già intimato al lavoratore il licenziamento per un determinato motivo, può legittimamente intimare allo stesso un secondo licenziamento, diversamente motivato, restando quest'ultimo del tutto autonomo e distinto rispetto al primo, sicché entrambi gli atti di recesso sono in sé astrattamente idonei a raggiungere lo scopo della risoluzione del rapporto. In ogni caso, si precisa, il secondo licenziamento potrà produrre effetti solo nel caso in cui venga dichiarata l'illegittimità del precedente. Qualora il primo licenziamento sia stato impugnato e annullato, la definizione stabile dell'assetto sostanziale non può che dipendere dal passaggio in giudicato della decisione. Infatti, l'inefficacia del secondo recesso datoriale non potrebbe essere giudizialmente dichiarata sulla base di un dato provvisorio, quale è quello derivante dalla pronuncia ancora impugnabile resa sul primo licenziamento. In tale frangente, il giudice del secondo licenziamento, pendendo ancora il giudizio sul primo, deve pronunciare sulla legittimità o meno di esso e non sul nesso tra lo stesso e il primo, proprio perché quel nesso si definisce solo al momento finale del giudicato formatosi sul primo licenziamento. Pertanto, non potrebbe dirsi mancante l'interesse del datore all'impugnazione della decisione sul secondo licenziamento qualora la sentenza di annullamento del primo non sia ancora definitiva. |