Pubblico impiego contrattualizzato: il lavoro straordinario va retribuito anche se l’autorizzazione può risultare invalida per eccesso di spesa pubblica?

Teresa Zappia
13 Settembre 2024

Non è esclusa la retribuzione del lavoro straordinario qualora esso sia stato autorizzato dall'Amministrazione, anche quando l'autorizzazione risulti illegittima o contraria a disposizioni del CCNL, a nulla rilevando il superamento dei limiti e delle regole riguardanti la spesa pubblica.

Pubblico impego contrattualizzato: è escluso il pagamento del lavoro straordinario se l'autorizzazione ad esso è risultata illegittima?

In tema di pubblico impiego contrattualizzato, il diritto al compenso per il lavoro straordinario svolto, che presuppone la previa autorizzazione dell'Amministrazione-datrice di lavoro, spetta al dipendente anche laddove la richiesta autorizzazione risulti illegittima o contraria a disposizioni del contratto collettivo applicato, tenuto conto che l'art. 2108 c.c., applicabile anche al pubblico impiego contrattualizzato – interpretato alla luce degli artt. 2 e 40 d.lgs. n. 165/2001 e dell'art. 97 Cost. – prevede il diritto al compenso per lavoro straordinario se debitamente autorizzato. Si rammenta che per autorizzazione con riferimento al lavoro straordinario, si intende il fatto che le prestazioni non siano svolte insciente vel prohibente domino, ma con il consenso del medesimo e che il consenso alle prestazioni può anche essere implicito.

Tale consenso, una volta esistente, integra gli estremi che rendono necessario il pagamento, a nulla rilevando il superamento dei limiti e delle regole riguardanti la spesa pubblica, fatta salva la disciplina relativa alla responsabilità verso la P.A.

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