30 Ottobre 2024

Il pagamento telematico può essere effettuato tramite il Portale dei servizi telematici o punto di accesso purché in modalità conforme a quanto stabilito dal d.m. 44/2011, cioè tramite PagoPA. Il soggetto che effettua il pagamento potrò effettuare il pagamento o autenticandosi con la propria firma digitale o Spid oppure tramite la funzionalità di pagamento disponibile sul PST per gli utenti non registrati; non è necessario che sia iscritto nel ReGIndE.

Introduzione

La riforma Cartabia ha confermato l'obbligo di pagamento di contributo unificato per via telematica estendendolo a tutti i procedimenti a partire dal 1° gennaio 2023.

Il pagamento telematico potrà, invece, essere effettuato tramite il Portale dei servizi telematici o punto di accesso privato purché in modalità conforme a quanto stabilito dal d.m. n. 44/2011, cioè, tramite il collegamento con un prestatore di servizi di pagamento (PSP). Il soggetto che effettua il pagamento dovrà autenticarsi con la propria firma digitale, oppure attraverso SPID, al portale dei servizi telematici e dovrà essere il titolare dello strumento di pagamento utilizzato per il versamento, non è tuttavia obbligatorio che lo stesso sia iscritto nel ReGIndE.

È possibile, inoltre, effettuare il pagamento anche senza eseguire l'autenticazione nel PST, ad esempio per consentire il pagamento diretto del contributo al cliente, entrando nel PST nella apposita area “Pagamenti online tramite pagoPA - utenti non registrati”.

Modalità operative dei pagamenti telematici

Il versamento può essere eseguito attraverso il canale PagoPa utilizzando come strumenti di pagamento Carte di credito Visa, MasterCard o American Express, Carta Postepay, addebito su conto corrente o Satispay.

In evidenza

I pagamenti telematici sono generati su base distrettuale. È quindi opportuno prestare molta attenzione alla scelta dell'ufficio giudiziario destinatario del pagamento poiché, in caso di errori nella scelta dell'ufficio, il pagamento non potrà essere riutilizzato e si potrà solo richiedere il rimborso delle somme erroneamente versate

Ad ogni versamento viene associato un identificativo univoco di erogazione servizio (CRS) che individua univocamente una richiesta di erogazione servizio da parte dei sistemi informatici della giustizia ed è associato all'elemento "identificativoUnivocoVersamento", sia nella Richiesta Pagamento Telematico (RPT), che nella Ricevuta Telematica (RT). Il CRS emesso a fronte di una richiesta di pagamento viene comunicato all'utente e costituisce l'elemento attraverso il quale, lo stesso può eseguire eventuali controlli e verifiche relativi all'erogazione del servizio ed al pagamento.

Le funzionalità del PST permettono di:

— compilare ed inoltrare una nuova richiesta di pagamento

— visualizzare le richieste di pagamento inoltrate e le relative ricevute telematiche

— accedere all'archivio delle ricevute telematiche registrate nel sistema giustizia.

La compilazione della richiesta di pagamento prevede la raccolta dei seguenti dati:

— Scelta del canale di pagamento (Poste Italiane o circuito bancario)

— Selezione del distretto e dell'ufficio giudiziario

— Compilazione dei dati relativi al soggetto “pagatore” (opzionale) cioè colui che esegue materialmente in versamento – titolare dello strumento di pagamento

1) Nome

2) Cognome

3) Indirizzo

4) Civico

5) CAP

6) Località

7) Provincia

8) Email

9) Solo se selezionato bonifico bancario di tesoreria

1) Iban di addebito

2) BIC (solo per soggetto estero)

— Contributo unificato e Diritti di cancelleria

1) Importo del contributo unificato; ricordarsi di inserire la somma da versare, utilizzando il punto (.) per separare i decimali e non la virgola (,).

2) Causale

a) Generalità attore (Nome, Cognome, Codice fiscale)

b) Generalità convenuto (Nome, Cognome, Codice Fiscale)

c) Testo aggiuntivo

3) Diritti di cancelleria – importo; ricordarsi di inserire la somma da versare, utilizzando il punto (.) per separare i decimali e non la virgola (,).

4) Causale – Diritti cancelleria (27 euro)

— Diritti di copia

a) Importo; ricordarsi di inserire la somma da versare, utilizzando il punto (.) per separare i decimali e non la virgola (,).

b) Causale – Diritti di copia

Una volta scaricata sul proprio computer, la ricevuta telematica (RT) nel formato xml può essere utilizzata per il deposito telematico. Di norma i redattori prevedono apposite funzionalità per allegare le RT.

L'allegato deve essere identificato, nella fase di raccolta dei dati, specificatamente come “ricevuta telematica”.

Per l'ufficio giudiziario, l'accettazione di una Ricevuta Telematica da parte dell'operatore di cancelleria deve necessariamente comportare un annullamento informatico della stessa. L'operazione di annullamento oltre ad associare univocamente la ricevuta al fascicolo informatico a cui fa riferimento, garantisce che la stessa non possa essere utilizzata più di una volta e da nessun altro ufficio giudiziario.

L'operazione di ricerca e annullamento avviene tramite apposite funzioni di ricerca, presenti nei software ministeriali, basate sull'identificativo univoco del versamento.

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