La società in house non fallisce
10 Agosto 2015
Qualora sussistano i tre requisiti tipici della società in house (partecipazione integrale del capitale sociale a Comuni, e quindi enti pubblici con impossibilità di cedere le quote a terzi privati; svolgimento dell'attività solo in favore dei Comuni soci; controllo analogo su detta società da parte dei Comuni soci), questa non può essere dichiarata fallita in quanto carente del requisito soggettivo della fallibilità, a nulla rilevando che anche a tali società si applicabile l'art. 2449 c.c. Tale norma infatti attiene al diritto societario sostanziale e non al diritto fallimentare con riferimento al quale deve farsi precisa applicazione dell'art. 1 l. fall. L'amministratore di società di capitali è legittimato iure proprio a proporre opposizione alla dichiarazione di fallimento della società, considerata l'ampia formula contenuta nell'art. 18 l. fall. che estende la legittimazione a “qualunque interessato”. |