Compensi non dovuti per sindaci inadempienti di società fallita

La Redazione
20 Maggio 2016

Non può trovare accoglimento, ex art. 1460 c.c., la pretesa creditoria del sindaco di una società fallita, formulata mediante insinuazione al passivo del fallimento della società stessa, ove risulti provato il grave inadempimento del sindaco ai doveri normativamente previsti dagli artt. 2406 e 2407 c.c.

Non può trovare accoglimento, ex art. 1460 c.c., la pretesa creditoria del sindaco di una società fallita, formulata mediante insinuazione al passivo del fallimento della società stessa, ove risulti provato il grave inadempimento del sindaco ai doveri normativamente previsti dagli artt. 2406 e 2407 c.c.

Nel caso in esame, è emerso che il sindaco era pienamente consapevole della situazione di insolvenza in cui versava la società ed ha omesso di convocare l'assemblea al fine di proporre il ricorso ad una procedura concorsuale, così concorrendo con l'inerzia degli amministratori a determinare una dannosa prosecuzione dell'attività d'impresa, che ha causato l'aggravamento della situazione debitoria.

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