Società benefit: maggiore attenzione alla comunità in cui si opera

La Redazione
23 Novembre 2015

Il maxiemendamento del Governo al ddl Stabilità 2016, approvato venerdì scorso dal Senato, introduce una nuova disciplina denominata società benefit. Trattasi di società attente non solo a utili e dividendi, ma anche alle comunità in cui operano.

Nel pomeriggio di venerdì scorso, il Senato ha approvato il maxiemendamento del Governo al disegno di legge Stabilità 2016, che recepisce tutte le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio. Tra le molteplici novità contenute, una di particolare rilevanza riguarda l'introduzione della nuova disciplina delle società benefit.

Questa nuova figura giuridica in realtà è ripresa dalla legislazione USA, in attivo già dal 2010, ed avrà come fine oltre quello di destinare i propri utili ai soci, anche quello di dichiarare nel suo oggetto sociale che tipo di ricadute positive avrà la sua azione sul territorio e sulla comunità dove opera, vincolando quindi le decisioni degli amministratori.

Dunque, nessuna finalità lucrativa, ma un valore aggiunto da poter utilizzare sul mercato, permettendo il raggiungimento di un beneficio comune, nell'ambito di diverse aree d'intervento, che vanno dalle persone fisiche alle comunità, dai territori all'ambiente.

Le società che potranno adottare questa nuova qualificazione giuridica sono le società personali, di capitali e/o cooperative, nel rispetto delle formalità di costituzione, di rendicontazione ed operatività che la disciplina di riferimento detta.

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