Falso "valutativo" ancora rilevante

La Redazione
01 Aprile 2016

Nella Nota diffusa nella giornata di ieri a margine del verdetto reso dalle Sezioni Unite penali della Cassazione è stato anticipato che ai fini della configurabilità del delitto di false comunicazioni sociali, pur dopo la riforma dello scorso anno, il falso "valutativo" continua ad avere rilevanza.

Ai fini della configurabilità del reato di falso in bilancio, nonostante la riforma attuata con la Legge n. 69/2015, il cosiddetto falso valutativo continuerà ad assumere rilevanza. Ad affermarlo sono le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione nell'udienza tenutasi ieri.

Sulla questione controversa, infatti, riguardante appunto la rilevanza del falso “valutativo” ai fini della rilevanza della configurabilità del delitto di false comunicazioni sociali, i Supremi Giudici si sono pronunciati positivamente.

Nella massima provvisoria diffusa ieri le Sezioni Unite hanno, infatti, chiarito che “sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo all'esposizione o all'ammissione di fatti oggetto di valutazione, se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o di criteri tecnici generalmente accettati, l'agente da tali criteri si discosti consapevolmente e senza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo a indurre in errore i destinatari delle comunicazioni”.

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