Tributario

La confessione stragiudiziale costituisce prova legale

La Redazione
03 Novembre 2015

La Suprema Corte rammenta che per consolidata giurisprudenza il tributo costituisce diritto disponibile: ne discende che anche in materia di imposte è pacificamente ammissibile la confessione stragiudiziale, che al pari di quella resa in giudizio costituisce prova legale.

Con sentenza depositata in data 23 ottobre 2015, n. 21592, la Sezione tributaria evidenzia che la confessione stragiudiziale è ammissibile anche in materia d'imposte e costituisce prova legale, dotata per l'effetto di assorbente prevalenza sul piano probatorio.

Il contenzioso ha origine da un avviso di accertamento mediante il quale l'Amministrazione provvedeva a recuperare un credito d'imposta ritenuto indebitamente compensato, in quanto a seguito di verifica fiscale era emerso che due lavoratori assunti in zona svantaggiata non avevano i requisiti soggettivi richiesti per il riconoscimento dell'agevolazione dall'art. 7, L. 388/2000.

Il contribuente ricorreva pertanto in Cassazione avverso la sentenza d'appello, sostenendo – fra gli altri motivi di gravame – di aver depositato dinanzi alla CTR documentazione idonea a dimostrare di aver usufruito del beneficio di cui all'art. 4, L. n. 449/1997, e non già del credito d'imposta ex art. 7 cit. Secondo le doglianze di parte ricorrente, la Commissione regionale aveva erroneamente privilegiato la confessione stragiudiziale del legale rappresentante contenuta nel processo verbale di verifica, in una materia asseritamente indisponibile quale quella tributaria. Svolgendo simile ragionamento, ai sensi degli artt. 2735, c.1 e 2733, c. 2 c.c., alle dichiarazioni contra se non potreva essere attribuito valore di piena prova.

La Suprema Corte, nel rigettare il ricorso, rammenta che per consolidata giurisprudenza il tributo costituisce diritto disponibile (Cass. civ., sez. trib., 20 dicembre 2013, n. 28530; id. 21 giugno 2004, n. 11521): ne discende che anche in materia di imposte è pacificamente ammissibile la confessione stragiudiziale, che al pari di quella resa in giudizio costituisce prova legale ex art. 2732, c. 2. c.c., e come tale gerarchicamente sovraordinata alle altre.

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