Sì all'accertamento se i premi sono alti e il reddito dichiarato è basso
02 Agosto 2017
Ok all'accertamento se i premi delle polizze assicurative sono elevati, rispetto a quanto il contribuente ha dichiarato. Lo ha detto la Corte di Cassazione, con la sentenza del 19 luglio 2017, n. 17793, con la quale i Supremi Giudici, rigettando il ricorso presentato da una contribuente, hanno ripetuto la formula secondo la quale «in tema di accertamento in rettifica delle imposte sui redditi delle persone fisiche, la determinazione effettuata con metodo sintetico, sulla base degli indici previsti dai D.M. del 10 settembre e 19 novembre 1992, cd. Redditometro, dispensa l'Amministrazione da qualunque ulteriore prova rispetto all'esistenza dei fattori-indice della capacità contributiva, sicché è legittimo l'accertamento fondato su di essi, restando a carico del contribuente, posto nella condizione di difendersi dalla contestazione dell'esistenza di quei fattori, l'onere di dimostrare che il reddito presunto non esiste o esiste in misura inferiore».
La contribuente, infatti, era ricorsa al giudizio della Suprema Corte per la cassazione della sentenza della CTR che aveva dichiarato la validità di alcuni avvisi di accertamento sintetico dei redditi a fini IRPEF in base ad elementi indici di maggiore capacità contributiva per diverse annualità. Eppure, secondo la Cassazione la valutazione dei giudici territoriali era corretta, in quanto se il reddito della contribuente era basso per quei premi, lei doveva avere dei guadagni maggiori rispetto al dichiarato. |