Inapplicabilità del reverse charge nel contratto di appalto

La Redazione
05 Settembre 2015

L'impresa che amministro ha sottoscritto un contratto di appalto con una società di costruzioni edili per la realizzazione di un importante intervento di ristrutturazione, consistente nel frazionamento di un ufficio e nella creazione di 3 piccoli appartamenti. Nell'intervento sono comprese anche installazioni di impianti elettrici, del gas, ecc…Le prestazioni fornite dalla società edile sono soggette a IVA o, in considerazione delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 con riferimento agli interventi di installazione di impianti, per alcune di esse si applica il meccanismo del “reverse charge”?

L'impresa che amministro ha sottoscritto un contratto di appalto con una società di costruzioni edili per la realizzazione di un importante intervento di ristrutturazione, consistente nel frazionamento di un ufficio e nella creazione di 3 piccoli appartamenti.

Nell'intervento sono comprese anche installazioni di impianti elettrici, del gas, ecc…

Le prestazioni fornite dalla società edile sono soggette a IVA o, in considerazione delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 con riferimento agli interventi di installazione di impianti, per alcune di esse si applica il meccanismo del “reverse charge”?

Il caso prospettato può essere esaminato alla luce dei recenti chiarimenti della Circolare 14/E dello scorso 27 marzo 2015.

Occorre infatti particolare attenzione nel distinguere fra contratti nei quali sono contenute una pluralità di prestazioni, alcune delle quali rientranti nel meccanismo del “reverse charge”, rispetto ad altri che prevedono la costruzione/ristrutturazione di un edificio, nei quali necessariamente potrebbe essere prevista anche l'installazione di impianti, seppur nell'ambito dell'intervento visto nella sua interezza.

Nel primo caso, che appare differente a quello posto nel quesito, secondo le istruzioni fornite dall'Agenzia, “si dovrà procedere alla scomposizione delle prestazioni oggetto del contratto, distinguendo le singole prestazioni assoggettabili al regime del reverse charge (…) da quelle assoggettabili ad IVA secondo le regole ordinarie”.

Nell'ipotesi in cui, come sembrerebbe nel caso del quesito, il contratto consista nella realizzazione di unità immobiliari, questo andrà visto nel suo complesso. In tale circostanza quindi “non si dovrà procedere alla scomposizione del contratto (…), ma si applicherà l'IVA secondo le modalità ordinarie all'intera fattispecie contrattuale.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.