Rassegna di giurisprudenza di legittimità - febbraio 2017
15 Marzo 2017
AGEVOLAZIONI - PRIMA CASA Cass. civ., sez. trib., 3 febbraio 2017, n. 2893 I presupposti della revoca dell'agevolazione in oggetto permangono integri anche alla luce dello jus superveniens di cui all'art. 10, comma 1, lett. a), D.lgs. n. 23/2011 il quale, nel sostituire il comma 2 dell'art. 1 della Parte Prima Tariffa allegata al d.P.R. n. 131/1986, ha sancito il superamento del criterio di individuazione dell'immobile di lusso – non ammesso, in quanto tale, al beneficio "prima casa" – sulla base dei parametri di cui al D.M. 2 agosto 1969.
AVVISO DI ACCERTAMENTO - NOTIFICA Cass. civ., sez. trib., 3 febbraio 2017, n. 2884 In caso di notifica dell'accertamento il messo notificatore deve assicurarsi che il destinatario risulti trasferito e, in caso di irreperibilità temporanea, deve attuare la procedura ex art. 140 c.p.c.; prima di dichiarare il destinatario irreperibile è tenuto a verificare tutti gli elementi possibili, tra cui assumere informazioni dal portiere o eventualmente da parte dei condomini.
CARTELLE ESATTORIALI - RATEIZZAZIONE Cass. civ., sez. trib., 3 febbraio 2017, n. 3347 La rateizzazione chiesta dal contribuente sulla cartella di pagamento non costituisce acquiescenza al contenuto imperativo della stessa cartella e, pertanto, non rappresenta una manifestazione di rinuncia al diritto di contestare in giudizio la pretesa.
GIURISDIZIONE - ATTI PROCESSUALI Cass. civ., sez. trib., 8 febbraio 2017, n. 3349 Nel giudizio di legittimità, l'art. 372 c.p.c. non determina, di per sé, l'inammissibilità della produzione di documenti comprovanti l'applicabilità alla fattispecie dello “ius superveniens”, ove rilevante ai fini della riforma della decisione di merito (nella specie, della cassazione con rinvio).
IMPOSTE INDIRETTE - IVA Cass. civ., sez. trib., 8 febbraio 2017, n. 3341 In tema di IVA, ove l'Amministrazione finanziaria dimostri l'antieconomicità manifesta dell'operazione, come tale esulante dal normale margine di errore di valutazione economica, che assume rilievo quale indizio di non verità della fattura, e, dunque, di non verità dell'operazione stessa o di non inerenza della destinazione del bene o servizio all'utilizzo per operazioni assoggettate ad IVA, spetterà all'imprenditore dimostrare che la prestazione del bene o servizio è reale ed inerente all'attività svolte (Cass. civ., n. 22130 del 27 settembre 2013).
SPESE DI PUBBLICITA' E RAPPRESENTANZA Cass. civ., sez. trib., 8 febbraio 2017, n. 3341 Sussiste una netta diversità fra spese di sponsorizzazione e spese di pubblicità, sia sotto il profilo ontologico che fiscale. Le spese di sponsorizzazione non sono infatti spese di pubblicità ma costituiscono spese di rappresentanza che, a differenza delle spese di pubblicità che sono interamente deducibili, lo sono solo nei imiti dell'art. 108 (ex art. 74, comma 2, del d.P.R. n. 917/1986), ove il contribuente non provi che all' attività sponsorizzata sia riconducibile una diretta aspettativa di ritorno commerciale (sez. trib., n. 21977 del 28 ottobre 2015).
EFFICACIA GIUDICATO - PERIODI DI IMPOSTA Cass. civ., sez. VI-T, 10 febbraio, 2017, n. 3569 In tema di efficacia esterna del giudicato in materia tributaria, ferma restando la regola della autonomia di ciascun periodo di imposta, la sentenza del giudice tributario che accerta il contenuto e l'entità degli obblighi del contribuente per un determinato anno d'imposta può riflettersi con efficacia di giudicato nei giudizi, fra le stesse parti, relativi ad imposte dovute per gli anni successivi, solo per quanto attiene a quegli elementi costitutivi della fattispecie che, estendendosi ad una pluralità di periodi di imposta, assumano carattere tendenzialmente permanente; pertanto il principio della autonomia di ciascun periodo di imposta non vale ad escludere, in maniera assoluta, che l'accertamento giudiziale relativa ad un singolo periodo possa implicare l'accertamento di una questione capace di riflettersi, con forza di giudicato, nel giudizio relativo all'obbligazione sorta in un periodo d'imposta diverso.
CONCILIAZIONE GIUDIZIALE - MISURE CAUTELARI Cass. civ., sez. trib., 24 febbraio 2017, n. 4807 Se, nelle more del procedimento, il processo verbale di constatazione, su cui l'istanza si fonda, confluisce in una conciliazione giudiziale a carattere novativo, ex art. 48 del D.Lgs. n. 546/1992, viene meno il presupposto necessario per la concessione della cautela richiesta; l'effetto novativo della conciliazione, infatti, determina l'estinzione della pretesa fiscale originaria e la sua sostituzione con altra certa e concordata, travolgendo anche il processo verbale di constatazione.
ACCERTAMENTO RETTIFICATIVO REDDITI - ELUSIONE FISCALE Cass. civ., sez. VI-T, 27 febbraio 2017, n. 4966 In tema di accertamento rettificativo dei redditi, la disciplina antielusiva dell'interposizione, prevista dall'art. 37, terzo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, non presuppone necessariamente un comportamento fraudolento da parte del contribuente, essendo sufficiente un uso improprio, ingiustificato o deviante di un legittimo strumento giuridico, che consenta di eludere il carico fiscale pur nella sostanziale presenza del presupposto impositivo; ne deriva che il fenomeno della simulazione relativa, nell'ambito della quale può ricomprendersi l'interposizione fittizia di persona, non esaurisce il campo di applicazione della norma, ben potendo attuarsi lo scopo elusivo dell'intera operazione negoziale posta in essere, attraverso la sequenza donazione-vendita. |