L'autonoma organizzazione non può essere desunta dal costo delle attrezzature

La Redazione
14 Dicembre 2015

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 24670/2015, si è espressa in tema di IRAP stabilendo che non esiste un'uguaglianza tra il costo elevato delle strutture e l'autonoma organizzazione.

Le spese elevate per le attrezzature delle quali si serve un professionista, da sole, non bastano per determinare il versamento dell'IRAP. Ad affermarlo sono i Giudici della Suprema Corte che, con l'ordinanza del 3 dicembre 2015, n. 24670, hanno accolto il ricorso di un contribuente. Precedentemente, la CTR aveva rigettato il ricorso del professionista, convalidando alcuni avvisi di accertamento concernenti IVA, IRPEF e soprattutto IRAP. Secondo la Commissione Regionale, le spese esposte dal contribuente erano di gran lunga superiori a quelle rappresentate dalla fattura contestata: “l'obsolescenza delle costose attrezzature tecniche non contraddice la consistente componente capitalistica dell'attività professionale del contribuente; e l'ammontare delle locazioni finanziarie costituisce una componente significativa di capitale, indipendentemente dal rapporto con i compensi”. Insomma, erano elementi che confermavano l'esistenza di una autonoma organizzazione.

I Giudici della Corte hanno però valutato differentemente, ribadendo i criteri con i quali si applica l'imposta, laddove cioè sussista l'autonoma organizzazione pretesa dai Giudici di merito. L'IRAP si applica inoltre ogni volta che il professionista si avvalga del lavoro altrui in modo non occasionale, impiegando nell'organizzazione dei beni stabili eccedenti, per quantità e valore, il minimo ritenuto indispensabile.

La pretesa delle Entrate, però, difforme da questi principi si basava su una enunciazione “capitalistica”, desunta dalla sola valutazione del costo delle attrezzature tecniche e delle locazioni finanziarie, “che non è di per sé idonea a consentire di evincere, per presunzione, l'esistenza della autonoma organizzazione”. Poiché dunque il Giudice di merito non si era attenuto a questi principi, la sentenza è stata cassata.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.