Il locatore può non versare l’IVA se l'inquilino è moroso
28 Ottobre 2015
L'inquilino è moroso? Il locatore può non versare l'IVA. È l'interessante esito della sentenza del 23 ottobre 2015, n. 21621, con la quale la Corte di Cassazione ha parzialmente accolto il ricorso presentato dall'Agenzia delle Entrate nei confronti di una S.r.l., la quale, proprietaria di un locale, non percepiva però i canoni di locazione da parte dell'affittuaria. La sentenza in questione è interessante perché i Giudici hanno tracciato uno spartiacque che giustifica la non emissione di fattura da parte del locatore; e cioè, nel caso della morosità dell'inquilino. Vediamone i passaggi. Per quanto riguarda l'IVA, la Suprema Corte ha infatti affermato che “per le locazioni, vere e proprie prestazioni di servizi nell'imposizione indiretta e armonizzata sul valore aggiunto, il momento impositivo coincide con l'incasso del corrispettivo”. In altre parole, in caso di morosità dell'inquilino o dell'affittuario in generale, il locatore non è tenuto ad emettere fattura. Diversamente stanno le cose, però, per quanto concerne l'imposizione diretta. “Ai fini dell'imposizione diretta, per le locazioni di immobili non abitativi il legislatore tributario ha previsto la regola generale di cui all'art. 23 [ora 26] del T.U.I.R. secondo cui i redditi fondiari sono imputati al possessore indipendentemente dalla loro percezione”. Per il canone di locazione – proseguono i Giudici – non è prevista ai fini della imponibilità del canone la materiale percezione del provento. “Dunque – riprendono a spiegare dalla Corte di Cassazione – il relativo canone va dichiarato, ancorché non percepito”. In conclusione, la Suprema Corte ha cassato la precedente sentenza della CTR limitatamente alle sole imposte dirette. |