Divisa obbligatoria, ma la retribuzione?

La Redazione
02 Gennaio 2017

Se il dipendente è tenuto contrattualmente ad indossare una divisa, il tempo occorrente deve essere retribuito in quanto esecuzione del contratto di lavoro?

Se il dipendente è tenuto contrattualmente ad indossare una divisa, il tempo occorrente deve essere retribuito in quanto esecuzione del contratto di lavoro?

La questione del cd. "tempo-tuta" è stata oggetto di discussione anche nella giurisprudenza europea. Si è distinto, infatti, tra l'ipotesi in cui il tempo ed il luogo in cui indossare la divisa costituiscano una scelta del medesimo lavoratore e quella in cui le modalità di adempimento dell'operazione siano state regolate dal datore, il quale abbia individuato, in modo specifico, il momento ed il sito di esecuzione.

Nel primo caso, si parlerà di atti preparatori allo svolgimento della prestazione di lavoro, sottoposti alla diligenza del dipendente; nel secondo, l'arco temporale occorrente viene a ricondursi al tempo di lavoro, ergo da retribuire.

È, dunque, l'eterodeterminazione il discrimen. Si deve, inoltre, considerare la stretta funzionalità delle operazioni rispetto all'attività lavorativa e che questa precedono. Si veda: Cass. n. 2387/2014; CGCE, C-I 52/2002.

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