Estensione del giudicato e opposizione di terzo

La Redazione
03 Luglio 2015

Il principio di non estensione del giudicato ai terzi e quello di economia dei mezzi processuali impediscono che possa farsi ricorso all'opposizione di terzo per vedere privare di effetti la sentenza asseritamente pregiudizievole, perché altrimenti dovrebbe ritenersi aggredibile con tale impugnazione straordinaria ogni pronuncia “sgradita” ad un terzo, per il sol fatto di coinvolgere incidenter tantum anche una propria posizione giuridica.

In ipotesi di influenze incidentali, eventuali e di mero fatto tra due pretese tra loro non connesse, il principio di non estensione del giudicato ai terzi e quello di economia dei mezzi processuali impediscono che possa farsi ricorso all'opposizione di terzo per vedere privare di effetti la sentenza asseritamente pregiudizievole, perché altrimenti dovrebbe ritenersi aggredibile con tale impugnazione straordinaria ogni pronuncia “sgradita” ad un terzo, per il sol fatto di coinvolgere incidenter tantum anche una propria posizione giuridica. (Nella specie, rilevato il difetto di connessione oggettiva tra le due pretese – l'una fondata ex L. 257/1992 sul rapporto previdenziale obbligatorio ed avente ad oggetto un beneficio pensionistico, l'altra fondata sui diritti della persona ed avente ad oggetto una tutela dichiarativa -, bensì una mera interferenza di fatto nella misura in cui l'accertata esposizione dei lavoratori all'amianto ha implicato l'accertamento dell'esistenza dello stesso negli ambienti di lavoro della società appellante, la Corte ha dunque respinto l'appello).

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