Senato: approvato il DDL di riorganizzazione della P.A.

La Redazione
05 Agosto 2015

Nella seduta di ieri, 4 agosto, l'Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva con 145 voti favorevoli e 97 contrari la c.d. Legge Madia sulla P.A., di cui si attende la pubblicazione in G.U. Il Governo è delegato ad adottare decreti legislativi per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Ieri, 4 agosto, è stata approvata in via definitiva la c.d. Legge Madia sulla P.A., di cui si attende la pubblicazione in G.U.

Il Governo è delegato ad adottare decreti legislativi per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Tra le novità riguardanti il Personale, di cui al capo III, vi è sicuramente quella della dirigenza pubblica (art. 11), si prevede infatti:

  • l'istituzione del sistema della dirigenza pubblica, articolato in ruoli unificati e coordinati, accomunati da requisiti omogenei di accesso e da procedure analoghe di reclutamento, bastati su principi di merito;
  • per l' inquadramento:
    - dirigenti dello Stato: istituzione di un ruolo unico dei dirigenti statali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, eliminazione della distinzione in due fasce;
    - dirigenti delle Regioni ed Enti locali: istituzione per entrambi di un ruolo unico;
    - abolizione della figura dei segretari comunali e provinciali;
  • accesso alla dirigenza: si potrà accedere alla dirigenza per corso-concorso e per concorso.

Altre norme riguardano la formazione dei dipendenti pubblici con definizione degli obblighi formativi e delle modalità del relativo adempimento; mobilità della dirigenza, conferimento e durata degli incarichi dirigenziali, retribuzione, in cui si prevede una omogeneizzazione del trattamento economico fondamentale ed accessorio nell'ambito di ciascun ruolo unico, nonché sulla responsabilità dei dirigenti.

Altra novità è quella de “La promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle pubbliche amministrazioni” di cui all'art. 14. Le pubbliche amministrazioni adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l'attuazione del telelavoro e per la sperimentazione di nuove modalità spazio- temporali della prestazione lavorativa.

Nessuna penalizzazione ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera per i dipendenti che usufruiscano di siffatte misure.

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