Dal CdM di oggi il primo correttivo del Jobs Act

La Redazione
10 Giugno 2016

Nella seduta del Consiglio dei Ministri tenutasi questa mattina è stato approvato, in via preliminare, il primo decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Jobs Act. Le modifiche apportate riguardano i voucher, i contratti di solidarietà, ISFOL e ANPAL, nonché la disciplina sul diritto al lavoro delle persone con disabilità.

Nella seduta del Consiglio dei Ministri tenutasi questa mattina, n. 119/2016, è stato approvato in via preliminare il primo decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Jobs Act.

D.Lgs. n. 81/2015 – Voucher

Le modifiche apportate in materia di lavoro accessorio sono volte, da un lato, a garantire la piena tracciabilità dei voucher, dall'altra, a escludere il settore agricolo dall'applicazione del limite imposto ai committenti imprenditori di avvalersi delle prestazioni di lavoro accessorio per compensi non superiori ai 2.000 euro.

D.Lgs. n. 148/2015 – Contratti di solidarietà

Viene espressamente prevista la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà difensivi in contratti di solidarietà espansivi, nonché la reiterazione della riduzione contributiva ex art. 6, co. 4, D.L. n. 510/1996 per gli accordi conclusi e sottoscritti in sede governativa entro il 31 luglio 2015 e riguardanti imprese di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale.

D.Lgs. n. 149/2015 e D.Lgs. n. 150/2015 – ISFOL e ANPAL

Il decreto correttivo chiarisce quali sono le competenze dell'ANPAL e precisa che lo stato di disoccupazione è compatibile con lo svolgimento di rapporti di lavoro, autonomo o subordinato, dai quali il lavoratore ricavi redditi tali da non superare la misura del reddito non imponibile.

D.Lgs. n. 151/2015 – Rapporto di lavoro

In materia di diritto al lavoro delle persone con disabilità, si forniscono precisazioni sulla computabilità dei lavoratori e sulle sanzioni e procedure relative alla violazione dell'obbligo di invio del prospetto informativo e alla mancata copertura della quota d'obbligo.

Infine, viene chiarito che le modifiche in materia di controlli a distanza sono conseguenti all'istituzione dell'Ispettorato nazionale del lavoro e che la nuova procedura per le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, come la precedente procedura ex L. n. 92/2012, non si applica ai rapporti di lavoro alle dipendenze della P.A.

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