Calcolo dei periodi di disoccupazione a fini pensionistici
06 Febbraio 2015
Cass.civ., sez. lavoro, 19 gennaio 2015, n. 766, sent.
I periodi di disoccupazione possono valere come contribuzione figurativa solo qualora il soggetto abbia un anno di contribuzione nel quinquennio precedente il periodo di disoccupazione. Lo stabilisce la Corte di Cassazione nella sentenza n. 766, depositata il 19 gennaio 2015. Il caso. La Corte d'appello di Reggio Calabria accoglieva la domanda di un uomo di assegno di invalidità, ai sensi dell'art. 4 l. n. 222/1984. I giudici rilevavano che il privato fosse in possesso del requisito contributivo minimo richiesto per fruire della prestazione, sulla base degli estratti contributivi INPS, da cui risultavano nel quinquennio versamenti contributivi per due anni (1997 e 1998) ed un anno (1996) di disoccupazione agricola utile ai fini contributivi. Periodi di disoccupazione da computare, ma solo se… La Corte di Cassazione ricorda che, se dall'estratto contributivo del ricorrente versato in atti risulta il periodo di disoccupazione, non tutti i contributi che compaiono sull'estratto sono utilizzabili per il diritto alla prestazione pensionistica o per la relativa misura. I periodi di disoccupazione possono valere come contribuzione figurativa solo qualora il soggetto abbia un anno di contribuzione nel quinquennio precedente il periodo di disoccupazione. |