Le unioni civili viste dall’INPS: pensioni indirette e di reversibilità

La Redazione
17 Maggio 2016

Con una Nota del 26 aprile, l'Istituto previdenziale ha fornito chiarimenti sulle pensioni indirette e di reversibilità in relazione al Regolamento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, approvato in via definitiva lo scorso 11 maggio.

Con una Nota del 26 aprile, l'Istituto previdenziale ha fornito chiarimenti sulle pensioni indirette e di reversibilità in relazione al Regolamento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, approvato in via definitiva lo scorso 11 maggio.

In particolare l'INPS, offre una valutazione dell'onere derivante dall'estensione del diritto alla pensione ai superstiti nell'ambito dell'unione civile tra persone dello stesso sesso, fornendo altresì le proiezioni fino all'anno 2050, nell'ipotesi di raggiungimento del numero di 50.000 coppie a partire dall'anno 2033.

In mancanza di adeguate informazioni statistiche, infatti, l'Istituto ha fatto riferimento all'esperienza tedesca per le profonde analogie riscontrabili tra gli istituti, ipotizzando un numero di coppie pari a 30.000 dopo dieci anni dall'entrata in vigore della legge che convergerà verso il valore di 50.000 dall'anno 2033.

Questi gli eventuali riflessi sull'onere a regime:

Fonte: INPS

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.