Il nuovo part-time agevolato analizzato dai CdL

La Redazione
19 Aprile 2016

Oggetto della Circolare n. 7/2016 della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro è il part-time agevolato, il nuovo strumento di flessibilità per i dipendenti prossimi alla pensione di vecchiaia che incentiva alla trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time.

Oggetto della Circolare n. 7/2016 della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro è il part-time agevolato, il nuovo strumento di flessibilità per i dipendenti prossimi alla pensione di vecchiaia che incentiva alla trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time, introdotto dalla Stabilità 2016 (art. 1, co. 284, L. n. 208/2015) e disciplinato dal D.M. firmato lo scorso 7 aprile dai Ministri del Lavoro e dell'Economia.

Gli esperti della Fondazione Studi offrono un'analisi sotto il profilo giuridico, economico ed amministrativo, nell'attesa dei necessari chiarimenti INPS per la concreta fruizione dell'incentivo.

Fondo previdenziale

La norma si applica a tutti i lavoratori del settore privato, qualsiasi sia il fondo previdenziale di iscrizione. Sono compresi, pertanto, anche i fondi sostitutivi dell'AGO e quelli esclusivi, in riferimento ai quali – precisano i CdL – paiono rientrare anche gli iscritti alla gestione ex INPDAP, rimanendo comunque esclusi dal perimetro normativo i dipendenti pubblici.

Part-time

Altresì esclusi dal campo di applicazione della norma i dipendenti che sono già in part-time e che intendano ridurre maggiormente l'orario di lavoro, come quelli che trasformino il rapporto in full-time per poi ritrasformarlo a tempo parziale.

Pensionandi

Possono accedere al beneficio i lavoratori che:

  • già posseggono i 20 anni di anzianità contributiva al momento della stipula dell'accordo;
  • raggiungano l'età pensionabile entro il 31 dicembre 2018 (sulla base delle previsioni delle età pensionabili previste per gli anni a seguire, risultano destinatari della norma gli uomini e le donne che al mese corrente hanno un'età anagrafica non inferiore a 63 anni e 11 mesi).

Incentivazioni economiche

Precisano i Consulenti che il lavoratore, pur vedendosi ridotta la retribuzione a fronte della riduzione di orario, avrà un netto proporzionalmente più alto (per effetto della contribuzione versata in busta paga) e non si vedrà ridotta la pensione (per effetto dell'accredito della contribuzione figurativa e della neutralizzazione delle retribuzioni).

Sull'altro versante, il datore di lavoro può così ridurre il costo del lavoro nella misura del salario non più dovuto per la quota parte di rapporto trasformato.

Questa la tabella redatta dalla Fondazione Studi co i vantaggi medi indicativi relativi a classi di retribuzione annue lorde che vanno da 25.000 a 43.000 euro.

Percentuale part-time

Retribuzione netta part-time/full-time

Riduzione costo del lavoro

60%

84%

33%

50%

78%

41%

40%

72%

49%

Infine, viene descritto e chiarito il procedimento amministrativo finalizzato all'acceso ai benefici economici del part-time agevolato, come regolato dal D.M. 7 aprile 2016.

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