CdM: approvato il decreto su pensioni e ammortizzatori sociali
La Redazione
19 Maggio 2015
Il Consiglio dei Ministri tenutosi nella giornata di ieri ha approvato un decreto legge che prevede, da una parte, un piano di rimborsi per ottemperare agli obblighi sollevati dalla sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni, dall'altra, il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per il 2015 e dei contratti di solidarietà.
Il Consiglio dei Ministri tenutosi nella giornata di ieri ha approvato un decreto legge che prevede, da una parte, un piano di rimborsi per ottemperare agli obblighi sollevati dalla sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni, dall'altra, il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per il 2015 e dei contratti di solidarietà.
Questi i punti salienti del decreto, come si leggono nel Comunicato stampa emanato al termine del CdM n. 64:
il provvedimento riconosce, per il 2012-2013, ai trattamenti pensionistici superiori a tre volte i trattamenti minimi, una parziale rivalutazione in base all'inflazione, graduata in funzione decrescente per fasce di importi pensionistici fino a sei volte il trattamento minimo, con decorrenza 1° settembre 2015;
gli arretrati saranno pagati in un'unica soluzione il 1° agosto 2015, per un ammontare medio di oltre 500 euro a pensionato, importo che sarà maggiore per le pensioni comprese tra 3 e 4 volte il minimo e inferiore per le pensioni comprese tra 4 e 6 volte il minimo stesso;
l'onere è pari, per il bilancio pubblico, per effetto degli arretrati, a 2 miliardi e 180 milioni di euro per il 2015 e, a regime, a 500 milioni dal 2016 in poi;
la platea dei destinatari, con pensioni superiori a tre volte il minimo e non superiori a sei, è di 3,7 milioni di pensionati;
in materia pensionistica sono anche previsti un intervento che consente all'INPS di anticipare al 1° giorno del mese il pagamento delle pensioni e un ulteriore intervento che protegge il montante contributivo, per il calcolo delle future pensioni, dalla caduta del PIL che si è verificata negli anni passati.
Il decreto interviene, altresì, in materia di ammortizzatori sociali, per i quali sono previsti il rifinanziamento per 1 miliardo di euro degli ammortizzatori in deroga per il 2015 (mobilità e cassa integrazione) e il rifinanziamento dei contratti di solidarietà per 70 milioni di euro.
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