Demansionamento e astensione dalla prestazione
22 Dicembre 2016
Può il lavoratore reagire ad un demansionamento ingiustificato astenendosi dallo svolgere la propria prestazione?
Il rifiuto verso l'adibizione a mansioni inferiori, che il dipendere presume essere in contrasto con quanto disposto nell'art. 2113 c.c., non può concretarsi in una negazione a priori dello svolgimento della prestazione nella sua interezza, in assenza di un accertamento giudiziale.
Il principio inadimplendi non est adimplendum sancito nell'art. 1460 c.c., potrà invocarsi solo qualora il comportamento datoriale sia connotato da una tale gravità da incidere in modo significativo ed irreversibile sulla professionalità del lavoratore, rendendo l'attesa dell'accertamento del giudice incompatibile con la situazione esistente.
La reazione del lavoratore dovrà dunque essere proporzionata alla condotta del datore, potendo eventualmente astenersi dall'espletazione di singoli compiti, non riconducibili alla qualifica di appartenenza. Si confronti: Cass. n. 12102/2016 e n. 9069/2016. |