Riforma PA, semplificazione e premialità nei decreti attuativi
La Redazione
24 Febbraio 2017
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri, ha approvato in esame preliminare alcuni decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione (Legge n. 124/2015): introdotte modifiche al Testo Unico del pubblico impiego ed alla disciplina di valutazione della performance dei dipendenti pubblici.
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri, ha approvato in esame preliminare cinque decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione (Legge n. 124/2015) in materia di Testo Unico del pubblico impiego, Valutazione della performance dei dipendenti pubblici, Corpo dei vigili del fuoco, Forze di polizia e Documento unico di proprietà degli autoveicoli.
In particolare, le modifiche al T.U. del pubblico impiego (D.Lgs. n. 165/2001):
mirano a superare progressivamente la “dotazione organica” con il nuovo “Piano triennale dei fabbisogni” e la definizione di obiettivi di contenimento delle assunzioni,
disciplinano forme di lavoro flessibile, anche per prevenire il precariato,
introducono norme in materia di responsabilità disciplinare,
prevedono la possibilità di svolgere concorsi in forma centralizzata o aggregata,
promuovono l'integrazione nell'ambiente di lavoro di persone con disabilità.
Con riferimento, invece, alla Valutazione della performance dei dipendenti pubblici (D.Lgs. n. 150/2009), al fine di ottimizzare la produttività e garantire l'efficienza e la trasparenza delle PP.AA.:
si precisa che la valutazione rileva non solo per l'erogazione dei premi, ma anche per il riconoscimento di progressioni economiche e di conferimento degli incarichi,
il controllo è effettuato con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alla singola unità ed al singolo dipendente,
viene introdotta la categoria degli obiettivi generali,
l'andamento sarà verificato dagli OIV – Organismi indipendenti di valutazione,
i cittadini assumeranno un ruolo attivo in materia, con la definizione di sistemi di rilevamento della soddisfazione,
nella misurazione della performance individuale del dirigente rientra, con peso prevalente, la valutazione dell'area sottoposta alla sua responsabilità,
sono introdotti nuovi meccanismi di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance.
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