Obbligo di pagamento con il POS: la discussione continua

Luigi Salciarini
24 Novembre 2017

Continuano le incerte vicende legate all'obbligo di accettare i pagamenti a mezzo POS (acronimo che sta per Point Of Sale e si riferisce, come noto, all'apparecchiatura che permette l'acquisto di beni o servizi con l'utilizzo di una carta di pagamento, gergalmente il c.d. bancomat).

Continuano le incerte vicende legate all'obbligo di accettare i pagamenti a mezzo POS (acronimo che sta per Point Of Sale e si riferisce, come noto, all'apparecchiatura che permette l'acquisto di beni o servizi con l'utilizzo di una carta di pagamento, gergalmente il c.d. bancomat).

All'interno della discussione sul Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 (d.d.l. n. 2960) è stato presentato un emendamento in Commissione Giustizia al Senato (n. 8.0.3 da parte dei senatori Piccoli, Marin e Ceroni) finalizzato all'abrogazione dei commi 4 e 5, dell'art. 15, del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 (conv. l. 17 dicembre 2012, n. 221).

Se tale modifica legislativa sarà accolta sarà eliminata la norma per cui «i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito».

Non è difficile prevedere il gradimento che tale eventuale modifica riceverà dall'ampia platea dei professionisti (tra i quali, avvocati ed amministratori di condominio) già oberata da molteplici formalità ed adempimenti.

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