Mancanza di copia conforme e improcedibilità del ricorso

Redazione scientifica
27 Agosto 2018

La Cassazione analizza le conseguenze del mancato deposito della copia del ricorso conforme all'originale, essendo tale adempimento un requisito di procedibilità.

Mancanza di attestazione di conformità. In un contenzioso per il pagamento di un credito, una società si rivolge alla Cassazione tramite ricorso notificato a mezzo PEC, mancando tuttavia di depositare la copia del ricorso asseverata conforme all'originale con attestazione autografa del ricorrente.

Improcedibilità del ricorso. In questa omissione la Corte, rinviando a quanto precedentemente chiarito dalla sentenza n. 30918/2017, riscontra la mancanza di un requisito di procedibilità.
Viene escluso, tramite articolato ragionamento, che l'autentica autografa in calce alla procura possa estendere i propri effetti anche alla relata di notifica perché essa non autentica l'intero messaggio e non certifica l'integrità degli allegati con cui la notifica dell'atto complesso viene eseguita.
Inoltre, i Giudici rilevano che alla fattispecie non sono estendibili neppure le conclusioni delle Sezioni Unite (sent. n. 10648/2017) ai sensi delle quali sono fatti salvi i casi in cui il ricorso notificato sia comunque reperibile o presente agli atti del giudizio di legittimità con caratteristiche analoghe a quelle richieste. Infatti, nel caso di specie, la mancanza di attività difensiva dell'intimato potrebbe essere stata determinata proprio dall'irregolarità o dalla mancanza di una notifica, la quale senza l'asseverazione autografa deve considerarsi non documentata e quindi come non avvenuta (pena l'improcedibilità ex art. 369 c.p.c.).
Svolte le sopradette considerazioni, la Cassazione dichiara improcedibile il ricorso.

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