Avvocato non comparso per guasto all'autovettura: esclusa la non imputabilità

Redazione scientifica
12 Novembre 2018

Occorre provare che l'impedimento sia stato improvviso, imprevedibile ed indipendente dalla volontà dell'opponente o del procuratore, con la precisazione che per imprevedibile si intenda una imprevedibilità oggettiva ovvero un evento che non è considerabile nell'arco delle evenienze più o meno ricorrentemente occorrenti in relazione ad una determinata fattispecie.

Il caso. Il giudice di pace rigettava la richiesta di rimessione in termini chiesta dal difensore, assente all'udienza fissata per l'articolazione dei mezzi istruttori per un guasto alla macchina. L'appello veniva rigettato con le stesse motivazioni.

La soccombente ha, dunque, proposto ricorso per cassazione con l'intento di ridiscutere la correttezza della valutazione del giudice di merito sulla idoneità del fatto che impedì al suo avvocato di essere presente all'udienza.

Impedimento… A parere del Collegio, però, nessuna violazione o contraddittorietà è riscontrabile, infatti il giudice di pace ha escluso che si trattasse di impedimento atto a giustificare la rimessione in termini non essendo provata né l'impossibilità di raggiungere il tribunale con altro mezzo, né di delegare un sostituto né di comunicare tempestivamente l'accaduto.

…“legittimo”. Ciò, osservano i Giudici, è conforme alla giurisprudenza di legittimità in base alla quale occorre provare che «l'impedimento sia stato improvviso, imprevedibile ed indipendente dalla volontà dell'opponente o del procuratore, con la precisazione che per imprevedibile si intenda una imprevedibilità oggettiva ovvero un evento che non è considerabile nell'arco delle evenienze più o meno ricorrentemente occorrenti in relazione ad una determinata fattispecie». Nel caso di specie, il guasto al motore, in relazione ad una vettura con la quale si intendono percorrere centinaia di chilometri per recarsi presso un ufficio giudiziario, è un evento non frequente ma ipotizzabile e rispetto al quale è ragionevole attendersi da un professionista delle contromisure di cautela che garantiscano al proprio cliente l'assistenza in udienza.

La Suprema Corte ha, pertanto, rigettato il ricorso.

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