Riscaldamento: i condomini contribuiscono ai costi di consumo d'energia termica anche se non ne hanno fatto richiesta individuale

Redazione scientifica
04 Febbraio 2020

Il diritto UE non osta ad una normativa nazionale secondo cui ogni proprietario di un appartamento sito in un immobile detenuto in condominio è tenuto a contribuire alle spese del riscaldamento delle parti comuni.

La questione. La vicenda in esame si colloca nel contesto di due azioni giudiziarie dirette ad ottenere il pagamento di fatture indirizzate ai proprietari di beni siti in immobili detenuti in condominio e relative ai consumi di energia termica dell'impianto interno nonché delle parti comuni dell'immobile stesso, a fronte del rifiuto di pagamento da parte dei proprietari medesimi. A parere di questi ultimi, infatti, sebbene i loro immobili siano alimentati da una rete di teleriscaldamento per effetto di un contratto di fornitura concluso tra il condominio ed il fornitore di energia termica, essi non avrebbero tuttavia consentito individualmente a beneficiare del teleriscaldamento urbano, né l'utilizzerebbero nei rispettivi appartamenti.

Il rinvio dei giudici bulgari. Con le questioni pregiudiziali (cause riunite C-708/17 e C-725/17), i giudici del rinvio si sono posti l'interrogativo, sostanzialmente, se l'art. 27 della direttiva 2011/83, nel combinato disposto con l'art. 5, paragrafi 1 e 5, della direttiva 2005/29, debba essere interpretato nel senso che osti ad una normativa nazionale secondo cui i proprietari di un appartamento in un immobile in condominio, allacciato ad una rete di teledistribuzione di calore, sono tenuti a contribuire ai costi del consumo d'energia termica delle parti comuni e dell'impianto interno dell'immobile, sebbene non abbiano fatto richiesta individuale della fornitura del riscaldamento e non l'utilizzino nel proprio appartamento.

La soluzione della Corte di Giustizia UE. Secondo i giudici europei, nonostante il condomino sia un consumatore, e quindi protetto contro tutte le pratiche commerciali sleali, non è contraria alla normativa europea prevedere che i proprietari di un appartamento in un immobile in condominio allacciato a una rete di teledistribuzione di calore, siano tenuti a contribuire ai costi di consumo d'energia termica delle parti comuni e dell'impianto interno dell'immobile, sebbene non abbiano fatto richiesta individuale di fornitura del riscaldamento.

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