È irrituale la notifica della cartella di pagamento se l'atto è trasmesso in formato pdf anziché .p7m?

Redazione scientifica
10 Settembre 2020

In caso di irritualità della notificazione della cartella di pagamento, in ragione dell'avvenuta trasmissione di un file con estensione "pdf" anziché ".p7m", trova applicazione l'istituto della sanatoria del vizio dell'atto per raggiungimento dello scopo.

In un contenzioso tra l'Ente della Riscossione e un contribuente, il secondo eccepiva l'inesistenza/nullità insanabile della notifica dell'intimazione di pagamento e delle prodromiche cartelle esattoriali, in quanto avvenuta a mezzo PEC in maniera illegittima stante l'assenza di firma digitale qualificata sull'atto. Il contribuente deduceva che l'atto era illegittimo in quanto il file era in formato pdf senza l'estensione .p7m e perché privo di relata di notifica.
Essendo il ricorso dichiarato inammissibile dalla CTP, il contribuente propone appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

La CTR osserva che la notifica dell'intimazione di pagamento è corretta poiché la natura sostanziale della cartella di pagamento non osta all'applicazione di istituti appartenenti al diritto processuale, soprattutto quando vi sia un espresso richiamo di questi nella disciplina tributaria, sicché il rinvio operato dall'art. 26, c. 5, del D.P..R. n. 602/1973 all'art. 60 del D.P.R. n. 600/1973 (in materia di notificazione dell'avviso di accertamento), il quale, a sua volta, rinvia alle norme sulle notificazioni nel processo civile, comporta, in caso di irritualità della notificazione della cartella di pagamento, in ragione dell'avvenuta trasmissione di un file con estensione "pdf" anziché ".p7m", l'applicazione dell'istituto della sanatoria del vizio dell'atto per raggiungimento dello scopo ai sensi dell'art. 156 c.p.c.".

Chiarito questo il Collegio rigetta l'appello.

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