Tipizzazione normativa della condotta e della sanzione: non può prescindersi dal caso concreto

06 Settembre 2021

Assenza per malattia del dipendente pubblico e mancata certificazione: il licenziamento è una conseguenza automatica o il datore pubblico può valutare la gravità del singolo caso?Nell'ambito del pubblico impiego, accertata la commissione da parte del lavoratore di una delle mancanze incluse in una fattispecie legale...

Assenza per malattia del dipendente pubblico e mancata certificazione: il licenziamento è una conseguenza automatica o il datore pubblico può valutare la gravità del singolo caso?

Nell'ambito del pubblico impiego, accertata la commissione da parte del lavoratore di una delle mancanze incluse in una fattispecie legale, la giurisprudenza di legittimità ha ritenuto che, sebbene la disposizione normativa cristallizzi - dal punto di vista oggettivo- la gravità della sanzione, non è esclusa la verifica da parte della P.A., caso per caso, della sussistenza anche dell'elemento soggettivo.

Con riferimento all'assenza ingiustificata, la tipizzazione legislativa comporta l'onere in capo al lavoratore di dedurre e fornire elementi che consentano all'Amministrazione - e successivamente ed eventualmente al giudice - di valutare la ricorrenza di circostanze tali da impedire lo svolgimento dell'attività lavorativa e, pertanto, idonee a giustificare la condotta tenuta, seppur coincidente con quella tipizzata.

Qualora l'assenza sia dovuta a malattia, la stessa deve essere giustificata ai sensi dell'art. 55-septies l. n. 165/2001, sicché il lavoratore ha l'obbligo di attivarsi nei termini fissati dalla legge.

Ne consegue che non può ritenersi sufficiente che il lavoratore informi il datore dell'assenza per malattia, potendosi comunque procedere ad un giudizio di proporzionalità ed adeguatezza della sanzione, recte alla valutazione della gravità dell'inadempimento imputato in relazione alle circostanze del caso concreto, potendo esse assumere rilievo quali “scriminanti”.

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