Ambito di applicazione del cd. “bonus facciate”

Matteo Pillon Storti
08 Ottobre 2021

Abbiamo svolto nel 2021 alcuni lavori edilizi potenzialmente rientrabili nel cd. “bonus facciate”. Nello specifico abbiamo fatto due interventi differenti. Il primo intervento ha riguardato...

Abbiamo svolto nel 2021 alcuni lavori edilizi potenzialmente rientrabili nel cd. “bonus facciate”. Nello specifico abbiamo fatto due interventi differenti. Il primo intervento ha riguardato la tinteggiatura della parete esterna fronte strada della nostra abitazione di proprietà. Il secondo lavoro è stata la riverniciatura degli scuri delle finestre presenti nella parete di cui all'intervento precedente. Si chiede: i due interventi rientrano nel cd. “bonus facciate”? Inoltre, i costi “accessori” sostenuti relativi allo smaltimento del materiale scartato/rimosso durante l'intervento edile, nonché la tassa di occupazione del suolo pubblico pagata per svolgere i lavori suddetti, rientrano anch'essi nel bonus facciate?

La legge di bilancio 2020 ha introdotto il cosiddetto “bonus facciate”. Tale bonus consiste in una detrazione fiscale pari al 90% dei costi sostenuti nel 2020 e 2021 relativamente ad interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, anche strumentali.

Tralasciando in questa sede l'elencazione di tutti i requisiti necessari per poter beneficiare del bonus in questione e focalizzandoci sull'oggetto della domanda, si segnala che:

  1. gli interventi di tinteggiatura delle pareti esterne, fermo restando il rispetto di tutti i requisiti di legge previsti, rientrano a pieno titolo nel bonus facciate;
  2. gli interventi, viceversa, di tinteggiatura degli scuri (o delle persiane) non rientrano in nessun caso nell'agevolazione fiscale in questione;
  3. I costi “accessori” segnalati nella domanda – costo smaltimento materiale scartato/rimosso durante l'intervento agevolabile e la tassa per l'occupazione del suolo pubblico pagata per poter effettuare il lavoro agevolabile – rientrano nel bonus e, quindi, concorrono a formare la detrazione d'imposta.

A titolo informativo si segnala che rientrano nell'agevolazione in questione anche l'IVA, l'imposta di bollo e i diritti vari pagati per le pratiche comunali relative ai lavori di tinteggiatura delle pareti esterne.

Si consiglia, visto il diverso trattamento fiscale riservato ai due interventi, di evidenziare distintamente in maniera precisa nei documenti comprovanti gli interventi stessi (es. fatture, ricevute bonifici ecc) il costo sostenuto per l'intervento di tinteggiatura della parete esterna, rispetto a quanto sostenuto per la verniciatura degli scuri. L'ideale sarebbe avere due fatture distinte per ciascun lavoro edilizio ricevuto, nonché due pagamenti differenti, così da evitare future contestazioni fiscali.

Questa divisione sarà ovviamente presente se i lavori sono stati svolti da diverse imprese. Se invece un'unica impresa si è occupata di entrambi i lavori complessivamente, tale distinzione non è così ovvia e sarà opportuno richiederla.

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