Chiarimenti sulla disciplina degli ETS

La Redazione
03 Dicembre 2021

Il Ministero del Lavoro, con nota direttoriale n. 18244 del 30 novembre, ha fornito risposta ad alcuni quesiti sulla disciplina degli Enti del Terzo Settore.

Il Ministero del Lavoro, con nota direttoriale n. 18244 del 30 novembre, ha fornito risposta ad alcuni quesiti sulla disciplina degli Enti del Terzo Settore.

Organo di amministrazione e applicabilità delle norme codicistiche in tema di cooptazione

Un quesito riguarda la possibilità, per gli Enti del Terzo Settore costituiti in forma associativa, nell'ipotesi in cui venga meno uno o più componenti dell'organo di amministrazione, di applicare l'art. 2386 c.c., ai sensi del quale nelle società di capitali, qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare uno o più amministratori, i rimanenti provvedano alla loro sostituzione, con deliberazione approvata dal collegio sindacale, fino alla prima assemblea utile. Ebbene, il documento ritiene problematica la praticabilità dell'istituto della cooptazione per gli enti costituiti in forma associativa, concludendo nel senso che “non si ritiene che per le associazioni del Terzo settore si possa ricorrere de jure alla cooptazione di uno o più amministratori in sostituzione di quelli eletti; appare inoltre non conforme al Codice del Terzo settore una espressa clausola statutaria in tal senso”.

Categorie di soci con diritti limitati

Altro quesito attiene alla possibilità, per le associazioni del Terzo settore, di prevedere negli statuti o nei regolamenti attuativi dei medesimi, categorie di soci con diritti sociali limitati, in particolare con riguardo al cd. elettorato passivo. La risposta è nel senso che la differenziazione tra categorie può essere fatta con riferimento alla scelta degli appartenenti ad una specifica categoria di garantire un maggior impegno rispetto alla generalità degli associati, oppure di prevedere una differenziazione sotto il profilo della tipologia di attività da svolgere, ma non può comportare in capo a chi non appartenga ad esse una riduzione o limitazione dei diritti associativi di partecipare alle decisioni e concorrere alla determinazione degli indirizzi dell'ente.

Apporto del volontariato

Una serie di quesiti si concentra, poi, sull'apporto del volontariato nelle Organizzazioni di volontariato e nelle Associazioni di promozione sociale: quali criteri utilizzare per il calcolo delle percentuali; se gli associati di una Odv possano svolgere per conto della stessa una prestazione lavorativa retribuita.

Runts

Infine, il documento fornisce risposte ad una serie di quesiti relativi al Registro Unico del Terzo Settore e alle relative comunicazioni (ad esempio: chiarimenti sulle comunicazioni al Runts dei soggetti che ricoprono cariche sociali, con indicazione di poteri e limitazioni, ex art. 48, comma 1, CTS).

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