Ristrutturazioni edilizie e compatibilità delle agevolazioni
17 Maggio 2022
Risulto comproprietario al 50% con la mia compagna di una bifamiliare. Nel corso dell'anno abbiamo intenzione di iniziare dei lavori edilizi, beneficiabili della detrazione per recupero patrimonio edilizio al 50%. Tali lavori saranno composti da circa 3 interventi edili separati, gestiti da imprese diverse. Il primo intervento riguarda l'installazione di impianti fotovoltaici; il secondo consisterà nel rifacimento di una parte del tetto; il terzo e ultimo lavoro riguarderà alcuni lavori anti-infrazione. I lavori suddetti saranno pagati dal nostro conto corrente cointestato. Domando:
La risposta è affermativa. A precise condizioni, questi due contribuenti potranno beneficiare della detrazione al 50%, in quote diverse l'uno dall'altra e, eventualmente, beneficiare dello sconto in fattura relativamente ad uno dei lavori detraibili. Nel presente quesito si fa riferimento ad una situazione nella quale il contribuente – non essendo sposato - risulta essere semplice convivente con la sua compagna. Tuttavia, il fatto che entrambi siano proprietari dell'immobile oggetto dei lavori detraibili, nonché cointestatari del conto corrente bancario dal quale verranno fatti i pagamenti, chiarisce – ulteriormente – la questione.
In linea generale la detrazione spetta per le spese sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi in questione. In questo caso, sia il contribuente sia la sua compagna risultano essere proprietari dell'immobile, nonché essere i soggetti effettivamente sostenitori delle spese detraibili. Al fine di suddividere la detrazione fra i due contribuenti – entrambi aventi diritto alla detrazione fiscale – sarà necessario porre particolare attenzione ai documenti di spesa. In particolare alle fatture di vendita e alle intestazioni dei bonifici.
Infatti, per poter destinare una spesa (e relativa detrazione) ad un determinato contribuente piuttosto che all'altra contribuente convivente, sarà necessario intestare le fatture al contribuente “prescelto”, nonché i relativi bonifici. Nel caso in cui la fattura o il bonifico sia intestato ad entrambi gli aventi diritto, sarà necessario apporre nella fattura una specifica annotazione con la quale venga esplicitato il soggetto che ha sostenuto la spesa, nonché la percentuale. Per quanto riguarda, infine, la possibilità di applicare lo sconto in fattura su un intervento e la detrazione fiscale da riportare in dichiarazione dei redditi per gli interventi restanti, anche in questo caso la risposta è affermativa. La circolare dell'Agenzia delle Entrate 24/E/2020, infatti stabilisce che “Ai sensi dell'articolo 121 del Decreto Rilancio, i soggetti che sostengono … spese per gli interventi … possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi relativa all'anno di riferimento delle spese … per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati (cd. “sconto in fattura”). … Ad esempio, nel caso in cui il contribuente sostenga una spesa pari a 30.000 euro alla quale corrisponde una detrazione pari a 33.000 euro (110 per cento), a fronte dello sconto applicato in fattura pari a 30.000 euro, il fornitore maturerà un credito d'imposta pari a 33.000 euro. Nel caso in cui, invece, il fornitore applichi uno sconto “parziale”, il credito d'imposta è calcolato sull'importo dello sconto applicato. Ciò comporta, in sostanza, che se a fronte di una spesa di 30.000 euro, il fornitore applica uno sconto pari a 10.000 euro, lo stesso maturerà un credito d'imposta pari a 11.000 euro. Il contribuente potrà far valere in dichiarazione una detrazione pari a 22.000 euro (110 per cento di 20.000 euro rimasti a carico) o, in alternativa, potrà optare per la cessione del credito corrispondente a tale importo rimasto a carico ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari”. |