Superbonus anche per spese eccedenti il contributo per la ricostruzione per varianti per interventi antisismici

Redazione scientifica
07 Giugno 2023

Superbonus– spese in accollo per l'importo eccedente il contributo per la ricostruzione a seguito di varianti per interventi antisismici

Il caso di specie

L'Istante, comproprietario di un immobile gravemente danneggiato dal sisma del 26 ottobre 2016, riferisce che di aver presentato il progetto di ''riparazione dei danni con miglioramento sismico'' a cui era seguito il decreto di concessione del contributo con successivo inizio dei lavori nel 2021. All'atto del deposito del progetto non erano previste opere in ''accollo'' alla committenza e, pertanto, non aveva potuto depositato l'asseverazione predisposta in base all'allegato B di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 28 febbraio 2017, n. 58 in quanto la piattaforma ''MUDE'' non ne consentiva il deposito in assenza di spese in ''accollo''. Durante i lavori è stata riscontrata la necessità di effettuare ulteriori lavorazioni e, quindi, l'istante ha chiesto se, per le spese relative alle lavorazioni sopraggiunte in corso di esecuzione dei lavori e che eccedono il contributo, possa beneficiare della detrazione prevista dal Superbonus depositando l'asseverazione in sede di ''variante'' del progetto iniziale.

Aspetti fiscali

Il comma 4quater dell'articolo 119 del decreto Rilancio stabilisce che nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatasi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, gli incentivi di cui al comma 4 spettano per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione. Al fine di coordinare l'applicazione del predetto contributo e delle detrazioni, con l'Ordinanza del Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, n. 111, è stato stabilito che il Superbonus e ogni altro incentivo fiscale spetta per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione e che le relative disposizioni si applicano anche agli interventi per i quali sia già stato emanato il decreto di concessione del contributo e anche, ove occorra, previa presentazione di varianti in corso d'opera nel rispetto della normativa sulla ricostruzione.

La Soluzione del Fisco

Secondo l'Agenzia dell'Entrate, considerato che durante gli interventi è stata rilevata la necessità di effettuare ulteriori lavori che saranno oggetto di una ''variante'' del progetto originario, nel rispetto di ogni altra condizione prevista dalla norma, l'Istante può accedere al Superbonus con riferimento alle spese sostenute per tali lavori, eccedenti il contributo stesso, a condizione che il professionista - tenuto ad asseverare l'efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico nonché la congruità delle relative spese-, attesti che gli interventi sono indispensabili al completamento del progetto per il quale è stato ottenuto il contributo commissariale e che l'asseverazione sia depositata contestualmente alla presentazione della variante progettuale in corso d'opera.

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