Cripto-attività: osservazioni BankItalia sull’applicazione del Regolamento MiCAR

Il Regolamento MiCAR (Reg. 2023/1114) entrato in vigore il 29 giugno 2023 (ma le cui norme avranno applicazione integrale a partire dal 30 dicembre 2024; in Italia è stato approvato, in esame preliminare, il decreto di adeguamento della normativa interna: si veda, sul punto, la news in questo portale), ha introdotto una disciplina armonizzata in ambito UE per quanto riguarda l'emissione, l'offerta al pubblico e la prestazione di servizi aventi a oggetto cripto-attività.

Si tratta delle seguenti tipologie di cripto-attività:

• token di moneta elettronica (e-money token – “EMT”), che mirano a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una singola valuta ufficiale;
• token collegati ad attività (asset-referenced token – “ART”), che mirano a mantenere un valore stabile facendo riferimento a un altro valore o un diritto o a una combinazione dei due, comprese una o più valute ufficiali;
• cripto-attività c.d. “other than”, categoria residuale che ricomprende le cripto-attività diverse da EMT e ART.

Nel quadro definito dallo schema di decreto, la Banca d'Italia e la Consob saranno designate quali autorità competenti ai sensi del MiCAR, con l'attribuzione alla Banca d'Italia di competenze in materia di vigilanza prudenziale.

Banca d'Italia, con un documento pubblicato in data 22 luglio, intende richiamare l'attenzione di tutti i soggetti operanti nei mercati delle cripto-attività e degli utenti, attuali e potenziali, su aspetti di rilievo per le funzioni di propria competenza, tra cui, ad esempio, sulle differenze esistenti fra le diverse categorie di cripto-attività, in relazione alle loro diverse caratteristiche e funzioni nonché ai diversi profili di rischio ad esse associati con particolare riguardo alla loro idoneità o meno ad assolvere a una funzione di pagamento.