L'Ente non è responsabile per il mancato versamento dei contributi da parte del datore, anche qualora il dipendente abbia denunciato l'omissione datoriale e non sia ancora decorso il termine di prescrizione.

L'applicazione dell'art. 11 d.lgs. n. 22/2015 anche alle ipotesi in cui l'attività sia svolta prima della domanda di Naspi non configura un caso di applicazione analogica di una disposizione legislativa eccezionale.

La tutela del lavoratore in caso di sopravvenuta inidoneità permanente non è priva di limiti, in quanto è necessario accertare se le soluzioni adottabili impongano al datore un onere sproporzionato, tenuto conto anche della possibilità di ottenere fondi pubblici...

Se il ricorrente si è riservato di agire per il risarcimento del danno da demansionamento, non viene meno l'interesse all'accertamento della illegittimità del demansionamento per il solo fatto della cessazione del rapporto di lavoro.

È discutibile la legittimità di una sanzione disciplinare irrogata a seguito dell'inottemperanza alla richiesta datoriale di ulteriori specificazioni di una domanda di permesso per gravi motivi personali o familiari, ove tale richiesta intervenga durante...

Il motivo illecito determinante del licenziamento non può essere dedotto dalla sola sproporzione tra la condotta disciplinarmente rilevante e la sanzione espulsiva, ciò potendo costituire, piuttosto, un indice presuntivo.

Il rifiuto opposto alla richiesta di trasferimento non può essere giustificata adducendo solo la volontà di procedere a nuove assunzioni mediante contratto di apprendistato professionalizzante.

La legittimità del licenziamento disciplinare può esser fondata anche sulle intercettazioni acquisite nell'ambito di un procedimento penale, non venendo inciso il diritto di difesa del lavoratore.

Il carattere stagionale può essere riferito non solo all'attività svolta dal datore-imprenditore ma anche alla specifica prestazione lavorativa, gravando l'onere della prova di tale carattere sulla parte datoriale.

La titolarità solo formale della qualifica di amministratore di società, a cui fa capo il rapporto di lavoro con il dipendente, non costituisce causa di esonero da responsabilità in caso di infortunio